Rime (LXXXII)

LXXXII  
   
  Le dolci rime d'amor ch'i' solia 
    cercar ne' miei penseri, 
    convien ch'io lasci; non perch'io non speri 
    ad esse ritornare, 
    ma perché li atti disdegnosi e feri 
    che nella donna mia 
    sono appariti, m'han chiusa la via 
    dell'usato parlare. 
    E poi che tempo mi par d'aspettare, 
    diporrò giù lo mio soave stile 
    ch'i' ho tenuto nel trattar d'amore; 
    e dirò del valore 
    per lo qual veramente omo è gentile. 
    con rima aspra e sottile; 
    riprovando 'l giudicio falso e vile 
    di quei che voglion che di gentilezza 
    sia principio ricchezza. 
    E cominciando, chiamo quel signore 
    ch'alla mia donna nelli occhi dimora, 
    per ch'ella di se stessa s'innamora. 
  Tale imperò che gentilezza volse, 
    secondo 'l suo parere, 
    che fosse antica possession d'avere 
    con reggimenti belli; 
    ed altri fu di più lieve savere, 
    che tal detto rivolse, 
    e l'ultima particola ne tolse, 
    ché non l'avea fors'elli! 
    Di retro da costui van tutti quelli 
    che fan gentile per ischiatta altrui, 
    che lungiamente in gran ricchezza è stata; 
    ed è tanto durata 
    la così falsa oppinïon tra nui, 
    che l'uom chiama colui 
    omo gentil, che può dicere: "Io fui 
    nepote" o "figlio di cotal valente", 
    benché sia da nïente. 
    Ma vilissimo sembra, a chi 'l ver guata, 
    cui è scorto 'l cammino e poscia l'erra: 
    e tocca a tal, ch'è morto e va per terra!
LXXXII

   The sweet love-poetry I was 
accustomed to seek out 
in my thoughts I must now forsake; 
not that I do not hope to return 
to it, but the proud hard bearing 
that has become apparent in my lady 
has barred the path of my usual speech. 
And so, since it now seems a time 
for waiting, I will lay down 
that sweet style of mine 
which I held to in writing of love, 
and I will speak instead in harsh 
and subtle rhymes concerning the quality 
by which man is truly noble; 
refuting the false and base 
opinion of those who hold that 
nobility depends on wealth. 
And at the outset I invoke 
that Lord who dwells in my lady's eyes, 
and thus makes her in love with herself.