Rime (LXIV)

LXIV 
  GUIDO ORLANDI 
  IN RISPOSTA A UN SONETTO CHE GLI MANDÒ DANTE. 
   
  Poi che traesti infino al ferro l'arco 
    ver lo stecchetto e non desti di sovra, 
    motto né caso volentier ti parco; 
    voglio cangiare a te la rima e l'ovra. 
    Di sì gran peso ti levasti carco, 
    che ben bon abachisto nol ti novra; 
    e s'io t'insegno passar questo varco, 
    sì che 'l soverchio non vi ti discovra, 
  non povramente guadagnar ne voglio 
    anzi per rima più te ne riscriva: 
    e dico a te che lasci star l'orgoglio, 
    e t'assomigli a l'occhio de l'uliva; 
    e guardati di non ferire a scoglio, 
    colla tua nave in salvo porto arriva.